PATOLOGIE : inquadramento del dolore


Il dolore è un universo complesso. Diversi possono essere i suoi meccanismi generatori così come diversi fattori ambientali, familiari, sociali e culturali (passati e presenti) possono influenzare l’esperienza soggettiva della sensazione dolorosa e i comportamenti conseguenti (motori, verbali e psicologici).

  • Definizione di dolore: Nessuna definizione è mai riuscita a essere scientificamente soddisfacente.
  • La IAPS (International Association of Study on Pain) indica la seguente definizione: "il dolore è un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata a un danno tissutale potenziale o in atto, o descritta nei termini di tale danno".
  • Oltre ad essere difficilmente definibile, il dolore, come tutti i fenomeni a forte contenuto soggettivo ed emotivo (gioia, tristezza ecc.) non è misurabile in modo obiettivamente esatto.
  • Ciò che afferma il paziente rappresenta la realtà del dolore.

Per l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) 1 persona su 5 soffre di dolore cronico, con ricadute devastanti sulla sfera fisica, emotiva e sociale.

La gestione del dolore cronico è ancora inadeguata per questi punti critici:

  • La valutazione complessiva del paziente con dolore è spesso limitata.
  • Il “dolore difficile” richiede strategie diagnostiche e terapeutiche complesse e dispendiose. Gli esperti sono pochi e per diventarlo è richiesto un lungo training.
  • Scarso e inappropriato è l’utilizzo dei farmaci adiuvanti e degli oppioidi.
  • Diverse linee guida sono disponibili per la terapia del dolore da cancro, mentre documenti di riferimento autorevoli e condivisi sul trattamento del dolore cronico nel paziente con normale aspettativa di vita sono pochi.
  • Le metodiche per una valutazione strumentale del dolore sono costose, non sempre disponibili, di difficile interpretazione e difficilmente conclusive in relazione al caso clinico.
  • Limitata la conoscenza medica dei limiti e delle varie opzioni terapeutiche nelle varie fasi della malattia e nelle specifiche patologie algiche.

(da VIII SETTIMANA EUROPEA CONTRO IL DOLORE CRONICO, 2008)


Per l’ European Federation of IASP® chapters (EFIC®) il dolore è un problema rilevante in EU; Il dolore cronico e ricorrente è un problema sanitario specifico, una malattia in sé e per sé.

Il dolore, quindi, è una esperienza sensoriale complessa e Il dolore cronico, in particolare, è spesso difficile da inquadrare e trattare.

Ogni sindrome dolorosa rappresenta un storia a se’: serve un approccio differenziato per ciascun paziente.

I pazienti affetti da dolore cronico molto spesso consultano specialisti differenti (multidisciplinarietà). Questo atteggiamento può aumentare il rischio di un ritardo nel ricevere la diagnosi e la terapia corretta.

L’esecuzione di un’anamnesi accurata, di una valutazione complessiva del paziente, di un esauriente esame fisico algologico in tutti i suoi aspetti costituiscono il migliore approccio per indirizzare rapidamente ad diagnosi corretta.

E’ vero, c’è il “dolore difficile”, quello che si accompagna a quadri clinici complessi, con varia comorbidità e che richiede l’intervento di più specialisti e di strategie diagnostiche e terapeutiche complesse e dispendiose.

Il “dolore difficile” può essere gestito solamente con la collaborazione di più professionisti con conoscenze in parte comuni e competenze diverse in specifici settori, contribuendo così alla gestione dei sintomi e alla loro prevenzione. Il rapporto tra loro ed il MMG è fondamentale e, seppur di difficile realizzazione, si deve concretizzare con il modello della consulenza tecnica diretta. Si deve creare una rete di comunicazione che si può avvalere anche di strumenti informatici, oggi di facile reperibilità e di costi contenuti (trans-specialità).

Il dr. Gino Accinelli è disponibile a tale forma di collaborazione ed è in contato diretto con diversi specialisti di varie sindromi dolorose e centri di terapia del dolore di istituzioni a noi più vicine per inquadramenti clinici e terapie, anche miniinvasive.